Descrizione e funzionamento del D.H.D.
INTRODUZIONE E FUNZIONAMENTO
Il DHD è l’acronimo di Dial-Home Device e nell’universo Stargate è un dispositivo creato dalla razza conosciuta come Antichi per controllare uno Stargate, composto interamente in naquadah, a forma di colonna bassa e larga, sulla cui sommità è posto un pannello di controllo rotondo ed inclinato, consistente in due cerchi concentrici di simboli (denominati glifi) ed una semisfera traslucida nel centro, i glifi sono rappresentazioni di costellazioni e ogni simbolo ha un suono fonetico ben preciso, infatti anticamente ai 6 simboli che identificavano uno stargate ovvero l’indirizzo del pianeta, corrispondeva il nome che gli Antichi gli avevano dato, ma in seguito con i vari spostamenti degli Stargate questa caratteristica è andata man mano diminuendo. Rimuovendo i due cerchi concentrici di simboli, vi è una complessa struttura di cristalli, che sono alla base della tecnologia e del funzionamento del DHD, sotto ogni simbolo è collegato un piccolo cristallo e al centro, sotto la semisfera, un cristallo più grande che funge anche da fonte energetica, inoltre nei cristalli risiedono tutte le informazioni che permettono il corretto funzionamento del dispositivo e vi vengono memorizzati gli ultimi 5 “indirizzi” digitati ma non il loro ordine di digitazione. Originariamente ogni Stargate aveva il suo DHD, collocato davanti ad esso ad una distanza di 5-6 metri, ma col tempo alcuni sono andati persi o distrutti, le funzioni principali di un DHD sono quelle di permettere la digitazione di 7 simboli che compongono un particolare “indirizzo” di destinazione e di fornire energia allo Stargate per l’apertura del whormole. Un’altra particolare funzione di questo dispositivo è l’aggiornamento periodico delle posizioni degli Stargate tramite rete sub-spaziale in modo da mantenere la rete Stargate sempre attiva in caso di spostamenti dei gate e per l’effetto dello spostamento planetario.
DHD DELLA VIA LATTEA
I DHD presenti nella via lattea hanno la semisfera al centro di colore rosso e digitando i simboli per comporre un “indirizzo” si nota una retroilluminazione color arancio, esso presenta 38 simboli di cui uno rappresentante il punto di origine (PdO) dello Stargate di partenza. Per raggiungere un pianeta della galassia occorre digitare 7 simboli che indicano, i primi 6 simboli, “l’indirizzo” del pianeta di destinazione e identificano un preciso stargate, il settimo, è il PdO ed indica il punto di partenza. Invece per raggiungere un pianeta in un’altra galassia, bisogna digitare 8 simboli, in cui l’ottavo simbolo indica la galassia, però in questo caso bisogna disporre di una potente fonte di energia per attivare il whormole, come ad esempio uno ZPM.
DHD DELLA TERRA
Il primo DHD fu seppellito assieme allo Stargate nella rivolta degli antichi Egizi contro Ra. Quando furono compiuti gli scavi a Giza, esso non fu trovato, dato che i Tedeschi, nella prima guerra mondiale, lo avevano trovato e sottoposto ad analisi. In seguito passò di mano all'Unione sovietica che lo conservò fino all'inizio del loro programma Stargate e i contatti con l'S.G.C.. Ma poi, andò distrutto nel tentativo di rimaterializzare Teal’c rimasto intrappolato nel “buffer” dello Stargate. Quando Jack O'Neill e Samantha Carter, per un sovraccarico dello Stargate, furono rimaterializzati nello Stargate secondario in Antartide, scoprirono un DHD pienamente funzionante che fu utilizzato per attivare lo Stargate secondario dall'NID per scopi alquanto loschi. Poi fu segregato assieme allo Stargate secondario nell'area 51.
Il sistema utilizzato dall’SGC per controllare lo Stargate non è altro che un software ideato da Samantha Carter che emula tutte le funzioni di un DHD in piena regola che in più permette il controllo remoto dell’iride, la gestione dei codici di identificazione dei viaggiatori ed è in grado di effettuare diagnostiche sul funzionamento del Gate. Però questo sistema comporta un consumo più alto di energia per attivare lo Stargate rispetto al consumo energetico di un normale DHD. In effetti dopo alcuni studi condotti dalla stessa Carter, si evince che i DHD in qualche modo riescano a produrre un energia più “pulita” ed efficace.
ALTERNATIVE AL DHD
I DHD non sono l'unico metodo per collegarsi ad altri Stargate, vi sono altri sistemi come spiegato di seguito:
- • Collegamento manuale: se non è presente alcun sistema di comunicazione, nella rete di Stargate della nostra galassia un viaggiatore può selezionare manualmente l'indirizzo, ruotando l'anello interno dello Stargate a viva forza, per selezionare uno ad uno i simboli di destinazione come fosse un'enorme combinazione d'una cassaforte. Serve anche una fonte d'energia molto potente da collegare direttamente all'anello (costituito da un superconduttore) una volta finita la collocazione dei glifi. Gli Stargate della galassia di Pegaso non hanno un anello rotante, questi ultimi quindi non sono attivabili manualmente.
- • Collegamento alternativo: se non c'è un DHD, i viaggiatori sono costretti ad emularlo. Il comando Stargate sulla Terra è un esempio lampante di come sia possibile emulare un DHD, inoltre esistono attivatori remoti, tenuti in mano o portati al polso, sono stati usati da Goa'uld ed Asgard in vari episodi. Cassandra utilizza un dispositivo del genere. La Nox Lya pare azionare lo Stargate con un solo gesto, ma con certezza ha un'apparecchiatura nascosta, frutto dell'avanzata tecnologia Nox.
DHD DELLA GALASSIA PEGASO
I DHD presenti nella galassia pegaso funzionano in modo analogo a quelli della via lattea ma, presentano delle differenze, la semisfera al centro è di colore blu e alla digitazione dei simboli, essi hanno una retroilluminazione color bianco, inoltre vi sono presenti “solo” 36 simboli (glifi). C’è da precisare che alcuni degli Stargate presenti in questa galassia non risiedono sul pianeta, ma bensì nella loro orbita geosincrona, quindi i dhd di cui sopra sono presenti solo sui pianeti in cui lo Stargate risiede sulla superficie dello stesso.
DHD CITTA’ DI ATLANTIDE
Anche se la funzione è la stessa, strutturalmente è completamente diverso da altri DHD della galassia. Esso è di forma esagonale composto da 36 “triangoli” in materiale non definito su cui sono rappresentate le costellazioni (glifi/simboli) da digitare e un altro triangolo al centro che serve per dare conferma dei simboli digitati, questi ultimi hanno una retroilluminazione bianca. Inoltre, vicino al DHD vi sono altri 2 pulsanti di controllo, uno serve per l’annullamento dei simboli digitati, mentre l’altro controlla l’iride energetico dello Stargate. Non dispone di una fonte di energia propria, infatti sia il DHD che lo Stargate di Atlantide sono alimentati dalla fonte energetica della città che anticamente era costituita da 3 ZPM, ma se non si vuole effettuare un viaggio intergalattico l’energia dei generatori Naquadah basta per attivare lo Stargate e gran parte degli strumenti della città.
DHD DEI JUMPER
Alcuni Stargate nella galassia Pegaso non sono situati sulla superficie dei pianeti, ma sono in orbita attorno ad essi. Per raggiungere i suddetti pianeti vengono utilizzate delle navette non molto grandi, denominate dalla spedizione Atlantide Jumper (saltapozzanghere), che riescono a passare attraverso uno Stargate, permettendo di raggiungere tali pianeti. Sui Jumper, al centro della consolle di navigazione, è montato il DHD che permette di controllare lo Stargate in orbita, è simile al DHD di atlantide per forma, ne differisce per la retroilluminazione color arancio che assumono i simboli digitati e per il fatto che può connettersi con qualunque gate della galassia, e da quest’informazione si ipotizza che abbia un PdO universale in grado di emulare il punto di origine a seconda dello Stargate con cui interagisce.
DHD DEI WRAITH
Non si conosce molto dei DHD dei Wraith, si sa solo che hanno modificato un DHD della galassia di Pegaso adattandolo alle loro esigenze, infatti questo DHD può intercettare una connessione e infiltrasi all'interno ed anch'esso ha la funzione di protezione.
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