10X16 | BAD GUYS

Mentre Carter è a Washington D.C il resto della squadra SG1 attraversa lo Stargate digitando quello che credono sia l’indirizzo per la Clava Thessara Infinitas, il mezzo per raggiungere un imponente tesoro degli antichi, in quella che sembra un’antica tomba Egizia. Le apparenze però ingannano: la tomba in realtà è una mostra in un museo su di un pianeta che non ha ancora scoperto il segreto dello Stargate. Ancora peggio, il museo sta ospitando un party e il DHD altro non è che una copia dell’originale. Non potendo così riattivare lo Stargate, l'SG1 si ritrova intrappolata e non gli resta che aspettare che il comando mandi loro aiuto. Però i buoni propositi di stare nascosti svaniscono quando due ospiti presenti al party li scoprono e spaventati tornano di corsa alla sala della festa inseguiti da Teal’c e Mitchell che nel panico generale vengono scambiati per militanti di un gruppo di ribelli. Le guardie di sicurezza iniziano così uno scontro a fuoco che costringe l’SG1 a difendersi, nel trambusto scatta il sistema di allarme che blocca l’intero edificio, rinchiudendo l’SG1 e dei civili all’interno. Mentre all’esterno l’esercito alieno sta circondando l’edificio, i quattro realizzano che, senza volerlo, sono diventati dei rapitori e che non c’è modo di convincere i poliziotti delle loro pacifiche intenzioni e che se si arrendono saranno sicuramente arrestati o peggio. Dovranno quindi atteggiarsi da temibili ribelli, simulando il rapimento degli ostaggi in modo da guadagnare tempo fino a quando troveranno il modo di tornare a casa. Per fortuna uno degli ostaggi, Cicero, un ricercatore del museo, aveva lui stesso teorizzato che l’anello fosse un mezzo di trasporto interstellare ed è quindi convinto che dicano la verità, offrendo così aiuto. Prima di tutto dà a Daniel una lista di richieste “da ribelli” da fare a Quartus, il negoziatore di ostaggi a capo dell’operazione all’esterno. Quindi, mentre Teal’c è a guardia degli ostaggi, con riluttanza Daniel afferra la radio e fa del suo meglio per sembrare un vero ribelle. Cicero nel frattempo accompagna Mitchell e Vala attraverso il museo alla ricerca di qualcosa che possa fungere da fonte di energia per riattivare lo Stargate. Trovano una bomba Goa’uld al Naquadah che potrebbe fare al caso loro – sempre che non esploda – ma vengono interrotti da uno zelante guardiano del museo, Jayem Seran, che salta fuori dal suo nascondiglio nella speranza di catturarli e diventare un eroe. Mentre i due se la vedono con lui, Daniel e Teal’c hanno il loro bel da fare a convincere gli ostaggi, sempre più scettici, che sono veramente uomini pericolosi. Neutralizzato Jayem, Vala e Mitchell gli fanno aprire le sbarre che erano scattate nel tentativo di prendere la bomba e con questa si dirigono allo Stargate. Nel mentre Cicero sgattaiola fuori dal museo per convincere Quartus che i membri della squadra non sono ribelli ma che sono veramente innocui esploratori alieni. Ma i guai non sono ancora finiti, Daniel comincia infatti a preoccuparsi per il prolungarsi del silenzio radio da parte di Quartus, e a ragione: il vice-re rifiuta ogni ulteriore negoziazione, un’irruzione nel museo è imminente. Nel preciso istante in cui le squadre militari entrano in azione Mitchell e Vala hanno finalmente finito di collegare la bomba allo Stargate e attivano la connessione manualmente. Vengono raggiunti da Teal’c e Daniel ma ormai è troppo tardi, la squadra si trova circondata. Con un accorato discorso, degno di Daniel, Cameron riesce a convincere Quartus a lasciarli tornare a casa ma non appena lo Stargate si richiude, con disappunto di Cicero, Quartus si prepara a nascondere la verità, nessuno verrà mai a sapere dello Stargate e di quali mondi alieni dietro di esso si celino.

Informazioni Aggiuntive

- Fu proprio durante la registrazione di questo episodio che la produzione annunciò la cancellazione della serie
- Ben Browder condivide i crediti della storia con Martin Gero perchè l'idea originale fu sua. Per pura coincidenza l'episodio è stato girato appena dopo il film “Una Notte al Museo”, girato anche lui a Vancouver, per cui le tutte le vetrine della mostra vengono dalla sua scenografia.
- "Da notare che quando Daniel da fuori di matto con gli ostaggi – qualcosa completamente al di fuori del suo personaggio e voluto di proposito così- c'è una scena mancante che avrebbe aiutato a rendere lo scoppio d'ira più sensato. Non mi sto scusando e nemmeno dando la colpa a qualcuno ma l'inclusione di quella scena avrebbe reso il tutto molto più divertente." liberamente tratto e tradotto da “Michael Shanks. TVGuide.com blog, 17 Maggio, 2007”

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