Quando la SG-1 si reca su P8X-412 Daniel pensa di poter usufruire della conoscenza di Vala degli abitanti del pianeta per chiedere loro notizie ed informazioni sul Priore che li ha appena visitati. Ma all'incontro con Azdak, il capo del villaggio, Daniel scopre che nessuno di quei poveri abitanti è a conoscenza della sconfitta dei Signori del Sistema, tant'è vero che si inchinano prostrati a Quetesh, ossia Vala! Ma il ritorno del Priore, che già ha fatto proseliti nella sua prima visita, è annunciato per il giorno seguente, e così Vala è "costretta" - da tradursi come "fortemente invitata" da parte di Teal'c e Daniel - a dire loro la verità: lei è soltanto una falsa dèa, che si è presa gioco di loro grazie a tecnologie superiori. Daniel, Teal'c e Mitchell partecipano allora al Mal Doran, un processo in cui le accuse, contro la falsa dèa, vengono annunciate al pubblico, il quale sarà giudice nel verdetto. La SG-1 presenta dunque la natura parassitaria dei Goa'uld nella speranza che il capo d'accusa che prevede la morte di Vala venga meno. Ma durante il processo saltano fuori molte azioni "poco nobili" volute da Vala anche dopo la perdita del simbionte, e le sue speranze di salvezza si assottigliano sempre più. Ma ad un tratto entra in scena il Priore, il quale annuncia a tutti che se non seguiranno la via dell'illuminazione nella prostrazione degli Ori non vi sarà speranza alcuna per nessuno.
Informazioni Aggiuntive
Un episodio intrigante ed estremamente interessante. Tornano in scena i grandi temi, torna in scena la religiosità.
Immedesimiamoci negli abitanti di P8X-412: abbiamo appena scoperto che un Dio in realtà non è quello che dice di essere, è solo un essere diverso e non necessariamente superiore. Le motivazioni che li spingevano a venerare quell'entità sono venute meno (e già prima erano abbastanza labili): poco benessere in cambio di adorazione. Di certo si trattava di un Dio che non aveva a cuore la crescita del suo popolo, la sua gioia, la sua felicità. Nessuna sua azione era indirizzata allo sviluppo personale ed individuale. Ora quegli stessi abitanti si trovano di fronte alla grande verità: ciò che credevo desse significato a tutte le loro azioni in realtà è una menzogna.
L'atteggiamento meno ragionevole che si può avere di fronte a questa presa di coscienza (un atteggiamento comunque "umano", basti pensare a Nietchze) è la negazione totale di ogni forma di vita superiore. Non era quella di prima, non ce ne sarà alcuna. Questo modo di pensare, oltre che essere stupido "logicamente", non lo è praticamente, perchè tutti quegli interrogativi che si avevano prima rimangono tali e quali, in più senza risposta: chi sono io? Chi mi ha fatto? Chi ha fatto il mondo? Chi mi rende felice e perchè?
Gli abitanti di P8X-412 si trovano però di fronte a due proposte diverse: la prima è quella dei terrestri, i quali non offrono loro una alternativa ragionevole alle domande ultime, ma soltanto una presa di coscienza (giusta ovviamente) dei fatti contingenti: così come Vala non era una dèa, non lo sono neppure gli Ori. Alla base di questo ragionamento vi è la fervida credenza (che tuttavia rimane immotivata, e questo sarà il motivo principale di fallimento di persuasione da parte dell'SG-1 sulla popolazione) che ogni dio che si pronuncia come tale non può essere cattivo. Daniel lo afferma esplicitamente davanti al Priore, tuttavia non giustifica la sua sentenza, che rimane così vera tanto quanto quella degli altri. Non la prova, non ne porta esperienza (e di questo, personalmente, posso affermare che Daniel non è possibilitato a farlo, dal momento che non aderisce - o almeno non ne viene fatta menzione nella serie fin ora - alla comunità cristiana, quindi non può far testimonianza di una Presenza nella vita che cambia la vita, che la salva).
L'attrattiva del Priore è invece vincente, sugli abitanti di P8X-412, non tanto per quello che dice - chi mai vorrebbe sentirsi dire che deve assolutamente adorare un dio altrimenti perderebbe la vita! - ma piuttosto per quello che fa: li guarisce. Tutti allora, anche Vala che testimonia come avrebbe anche lei creduto al Priore, ne hanno esperienza.
Ma dove sta dunque il trucco? Dove sta la differenza tra religione e credenza? Per gli abitanti di P8X-412 non vi è soluzione: la strada più ragionevole per loro - e badate bene che per ragionevole si intende l'uso della ragione al 100% - è quella di adorare gli Ori: hanno provato su se stessi che la loro adorazione porta un effettivo vantaggio. Chiunque di noi si trovasse in una situazione simile agirebbe esattamente allo stesso modo: se uno mi propone una strada dicendomi che è il mio bene ed io seguendolo "scopro" che ha effettivamente ragione non ho altra scelta che seguirlo! Altrimenti vorrei solo il mio male.
Ecco quest'episodio mette proprio in scena il percorso del religioso, il percorso che lo stesso Gesù propone agli uomini: "vai, vendi tutto quello che hai e vieni con me!", perchè solo con me sarai un uomo vero (l'episodio del Giovane Ricco del Vangelo). Ovviamente la proposta degli Ori, oltre che essere non così ragionevole (noi spettatori siamo consapevoli dell'inganno messo in scena: gli abitanti stanno morendo per mano loro), non è neppure una vera proposta, ma una imposizione: se non aderiranno moriranno. In questo sta la vera grande differenza tra la religione degli Ori e il cristianesimo.
L'episodio come si vede solleva un tema bellissimo ed attualissimo, che tocca da vicino ogni uomo e che sfiora la sua umanità, e le sue domande più profonde.
Dettagli
Titolo Originale | The Powers that Be |
Titolo Italiano | La minaccia degli Ori |
Prima Trasmissione USA | 18 Agosto 2005 |
Prima Trasmissione ITA | 24 Giugno 2006 |
Scritto da | Martin Gero |
Diretto da | William Waring |
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