9X02 | AVALON, PART 2

Pur con qualche difficoltà, e tipicamente nella versione Sg1 (ossia tutto all'ultimo momento) sia Daniel che Mitchell riescono a risolvere i rispettivi enigmi di Merlino ed ad uscire incolumi dalle due stanze. Ad attenderli il tanto sospirato tesoro ed anche un misterioso libro scritto nella lingua degli Antichi. Questi parla degli Alterriani, un popolo che migliaia di anni fa viaggiò tra le stelle arrivando anche sulla Terra, pianeta che chiamarono Avalon. Insieme al libro Daniel trova anche uno strano congegno che sembra un apparecchio di comunicazione. In verità, non appena Daniel e vala lo mettono in funzione vengono immediatamente trasportati in un misterioso villaggio dalle sembianze medievali, dove hanno il ruolo, e persino le sembianze, di due normali cittadini. Come se non fosse già abbastanza complicata la situazione peggiora quando sia Daniel che Vala vengono a conoscenza di alcuni misteriosi dèi, gli Ori, e di alcuni viaggiatori del tempo che sembrano esservi collegati.

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Un inizio disastroso. Se la puntata fosse terminata dopo 20 minuti avremmo assistito probabilmente alla trama più semplicistica ed al contempo banale dell'intera serie. Cambi di scena, momenti di avventura e battute talmente affrettati e ridicole da far ridere persino i fans de Le avventure del giovane Indiana Jones. Poi tutto cambia, e la magia di Sg1 sembra quasi d'incanto riaccendersi tutta d'un fiato: mistero, misticismo, speranza e destino, esseri alieni potentissimi quanto indecifrabili, avventure vissute sul filo del rasoio.
Di certo molte delle scelte poste alla base di questi nuovi episodi sembrano raffazzonate e stonano con la limpida - e spesso meditata e ben congeniata - fluidità della serie: sono troppo semplicistiche le vicende dei Jaffà e di Teal'c alle prese con "nuovi problemi interni", così come l'allontanamento di Carter e di Jack (dei quali si sente terribilmente l'assenza, un vuoto accentuato da momenti spesso poco felici e da battute poco efficaci), ed anche l'inserimento di Mitchell per ora non brilla di originalità (sembra la falsa copia del maggiore Sheppard di Atlantis). Il finale però promette molto bene, nella speranza che gli autori sappiano accellerare su quelle tematiche che hanno reso Stargate Sg1 uno dei telefilm più appassionanti nella storia della televisione di fantascienza.

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