8X20 | MOEBIUS, PART 2

Dopo che la missione nel passato aveva costretto l'Sg-1 a rimanere nascosta nell'Egitto sottomesso a Ra, il futuro aveva preso una piega ben diversa da quella conosciuta. Nel tempo presente non vi sarà nessuno Stargate, nè tanto meno una S.G.C.. Carter è una ricercatrice fallita ridotta a segretaria, mentre Daniel è un professore di Inglese. Jack, neanche a dirlo, ha una baracchetta del mare e fa il pescatore. Ma cosa accade a questi tre insulsi personaggi tanto da unirli, senza apparente logicità, assieme? Un video, registrato su di una telecamera digitale, viene riscoperto tra alcune reliquie egizie. Sul video compaiono un Daniel Jackson, una Samantha Carter ed un Jack O'Neil, assieme ad un misterioso personaggio chiamato Teal'c, completamente diversi: dichiarano di far parte dell'aereonautica militare degli Stati Uniti ed in particolare di un progetto definito Stargate, grazie al quale viaggiano su mondi alieni! E così l'esercito, incuriosito da un tale mistero, richiama i tre civili (in verità O'Neill è un ex-soldato in ritiro) nel tentativo di recuperare questo misterioso "Stargate" e ricercare la verità.

Informazioni Aggiuntive

Un episodio magistrale, degna conclusione di una serie di alto livello. Ed infatti, come i produttori della serie più volte hanno dichiarato, l'episodio era stato strutturato per essere l'ultimo, definitivo. 
I paradossi temporali, non affrontati in modo tecnico, sono un elemento magico da sfruttare in situazioni particolarmente emotive, così come la trama che prevede una specie di universo alternativo, qui una linea temporale alternativa, con i personaggi che ricoprono ruoli ben diversi da quelli che si son visti per tanti anni.
Gli elementi fin qui descritti creano una curiosa, e chissà se voluta, analogia con un altro doppio episodio finale, All good things, di Star Trek The Next Generation. Ma mentre lì è l'introspezione del capitano Picard ad essere al centro della vicenda, così come una profondissima riflessione sull'esistenza umana e sul suo destino, come testimonia l'ultimo, e toccante, discorso di Q, qui è ancora una volta l'emozione a far da padrone. La nostalgia. La bellezza dei rapporti. L'intensità del legame che unisce i personaggi. Al di là del tempo e dello spazio, al di là degli universi, paralleli e non, i quattro componenti dell'Sg-1 sembrano amalgamarsi senza soluzione dic ontinuità. Quasi come se ad unirli sia un misterioso legame cosmico, una volontà ultraterrena. Ed ovviamente la possibilità che tale legame possa essere in qualche modo rotto o interrotto crea nei seguaci della serie un grande, grandissimo senso di nostalgia.

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