8X17 | RECKONING, PART 2

Mentre Daniel continua a rivelare importanti informazioni alla copia replicante di Carter, i Jaffa si preparano alla battaglia finale contro i Goa'uld: Baal infatti si sta dirigendo con tutte le armate verso il tempio di Dakara. Nel frattempo all'S.G.C. il Generale O'Neill approva una missione disperata: Jacob e Carter andranno anche loro al santuario di Dakara per entrare in contatto con un'arma degli antichi potentissima, in modo da distruggerla prima che entri nelle mani dei mortali Goa'uld. Mentre l'azione prosegue su entrambi i fronti, si presentano nuove ed inaspettate novità: Daniel, sulla nave dei Replicatori, riesce pian piano a mettere sotto scacco il nemico, facendo leva sull'unica abilità a cui un computer mai potrà fare appello: la superiorità umana. Al tempio, invece, Sam e Jacob scoprono che l'arma degli Antichi può essere decisiva non solo per i Goa'uld, ma anche per tutta la galassia, dal momento che potrebbe essere modificata in modo tale da distruggere i Replicatori. Ovviamente vi è solo un piccolo fattore insignificante a completare le cose: Baal è ormai giunto a Dakara e l'ultima battaglia tra i falsi dèi e i popoli liberi è già iniziata.

Informazioni Aggiuntive

Una trama complicatissima e sviluppata su tre fronti, tutti allo stesso modo interessanti. La parte più "intrigante", oltre all'avventura al santuario di Dakara che rieccheggia le prime stagioni della serie, è il dialogo tra Daniel ed i Replicatori: la parte umana dell'uomo è necessariamente qualcosa di ben superiore a qualsiasi delle sue creature. L'uomo è anch'esso creatura, è cioé creato, è dato. E' qualcosa di ben più grande di una qualsiasi misura, di qualsiasi definizione, di qualsiasi segmentazione. E' infinito. Tutto l'opposto i Replicatori i quali, come viene sottolineato proprio in quest'episodio, basano la propria esistenza sulla quantità, sulla capacità di immagazzinamento. Ma nell'inconscio di Daniel vi sono cose che solo un umano, o forse qualcosa di più, può capire. L'uomo non è solo l'insieme delle sue qualità fisiche, non è un'altro tipo di macchina, non solo. Con queste riflessioni raggiungiamo il momento più alto dell'episodio, permettendo così ad una trama già di per sé avvincente ed emozionante - a volte si lascia proprio il fiato in sospeso! - di essere di un gradino ancora superiore, di commuovere, di appassionare. Immagino infatti che tutti, tutti quanti termineremo l'episodio con una grande (e già passata) domanda: che fine ha fatto, un'altra volta, Daniel Jackson?

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