8X11 | GEMINI

Quando, in connessione video da un pianeta agli estremi della galassia, compare il viso di Samantha Carter tutti rimangono abbastanza stupiti: il Colonnello è in realtà lì presente di fianco alla stazione di controllo dello Stargate nell'S.G.C.. Colei infatti che si presenta ad anni luce di distanza è in realtà un Replicatore, perfetto duplicato umano del Colonnello Carter. Ma lo stupore non si limita a questa rivelazione: quando infatti il Replicatore chiede aiuto proprio ai terrestri quasi nessuno le da retta. Invece sembra proprio che il duplicato di Samantha sia scappato dalla propria nave spaziale per sfuggire a Quinto, il "capo" dei Replicatori che in passato aveva proprio rapito la "vera" Samantha. La notizia peggiore però deve ancora esser rivelata: Quinto sembra essere in possesso di un'abilità in grado di renderlo immune alla potente e decisiva arma costruita dagli Asgard sulle conoscenze degli antichi, ultimo baluardo contro il potere dei Replicatori. Sebbene tutti siano scettici e pensino al complotto, è la stessa Carter, quella vera, ad essere interessata ed incuriosita dalla controparte, ed ad escogitare un piano per costruire una contro arma in grado di fermare Quinto e le sue armate di Replicatori. Per arrivare a tale scopo, però, sarà assolutamente indispensabile l'aiuto del Replicatore...e Samantha dovrà stabilire un buon rapporto con lei per ottenere un buon risultato.

Informazioni Aggiuntive

Eccoci di fronte ad un nuovo capitolo dei buoni umani contro i cattivi replicatori. "Nulla di nuovo sul fronte occidentale" si potrebbe dire, per un episodio molto ingenioso ma che non premia l'iniziativa né tanto meno la creatività. I Replicatori, infatti, ci avevano lasciati con un bellissimo colpo di scena (New Order, part 2), il quale tutta via viene sfruttato in modo semplice e poco accattivante: la duplicità di Carter viene svelata sin da subito, e la scoperta della Nemesi, a livello psicologico, è un semplice espediente per una tematica della sofferenza (peraltro effimera) del tutto superficiale.
Insomma un episodio godibile sotto molti punti di vista, come molti altri della serie, che però lascia l'amaro in bocca per le potenzialità narrative malamente sfruttate.

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