Presso l'avamposto degli Antichi scoperto dalla SG-1 in Antartide fervono le attività di ricerca, sotto la direzione della responsabile, la Dr. Elizabeth Weir.
Uno dei problemi principali è quello di far funzionare le apparecchiature che sfruttano tecnologia degli Antichi: a quanto pare solo coloro geneticamente compatibili sono in grado di controllare con successo gli strumenti che, appunto, si attivano solo in presenza di una determinata sequenza di geni.
Dopo un maldestro tentativo compiuto dal responsabile tecnico, il Dr. Rodney McKay, con un collega solo parzialmente compatibile, per puro caso si scopre un candidato capace di comandare alla perfezione gli strumenti: si tratta del Maggiore John Sheppard, pilota dell'aviazione giunto alla base Antartica per condurre in visita il Generale O'Neill.
Grazie agli studi compiuti dal Dr.Jackson, viene appurato che la Perduta Città degli Antichi (Atlantide) non si trova in realtà sulla Terra, e nemmeno nella galassia della Via Lattea, bensì in quella di Pegaso. Secondo Daniel è infatti necessario digitare otto simboli sullo Stargate per collegarsi con la vera Atlantide, come fatto in precedenza da O'Neill quando era depositario delle conoscenze degli Antichi.
In quell'occasione, però, a dare energia aggiuntiva allo Stargate era stato un misterioso dispositivo creato dallo stesso O'Neill usando inconsciamente la scienza degli Antichi. Per poter creare un tunnel fino a Pegaso, si decide quindi di usare il generatore che alimenta l'intera base, battezzato da McKay "ZPM" (Zero Point Module).
Nella speranza di contattare gli Antichi e di trovare altri potenti ZPM, il Generale O'Neill autorizza una missione alla ricerca di Atlantis. È, come ben sanno tutti i partecipanti, potenzialmente un viaggio di sola andata, e si decide di comporre una squadra internazionale di un centinaio di persone per garantire supporto tecnico/logistico ad una missione a lungo termine. Alla missione si uniscono, tra gli altri, il responsabile militare Colonnello Marshall Sumner e il Tenente Aidan Ford.
Arrivati dall'altra parte i membri della spedizione Atlantis si trovano di fronte la vera Città Perduta degli Antichi, la Atlantide tramandata nei miti umani per centinaia di anni.
La città è costruita con tecnologie avanzatissime, è dotata di una propria sala Stargate, di un hangar pieno zeppo di astronavi da ricognizione e, con somma sorpresa degli scienziati, ma in perfetto accordo con la leggenda, si trova sott'acqua, protetta da un campo di forza.
Un messaggio olografico lasciato dagli Antichi come epitaffio, racconta come essi avessero creato la rete degli Stargate per inseminare decine di mondi, nella speranza di favorire lo sviluppo della vita su altri pianeti. Fuggendo da una terribile epidemia che li stava decimando nella Via Lattea, gli Antichi si spostarono nella Galassia di Pegaso, dove si erano trovati di fronte ad un nemico insormontabile, che via via aveva distrutto tutti i loro avamposti, cibandosi dei sopravvissuti, finchè non era rimasta soltanto Atlantis. Per preservarla, gli Antichi decisero di farla precipitare in fondo agli oceani lasciando il suo Stargate l'unico collegato in modo diretto con la Terra, nella speranza che, prima o poi, la progenie umana tornasse a reclamare la città per sè.
Terminato il messaggio, McKay grida di spegnere tutto: la riattivazione dei dispositivi della città ha infatti quasi esaurito le riserve energetiche degli ZPM che alimentano Atlantis da migliaia di anni. Lo scudo che protegge la città sta per cedere, e senza energia non c'è modo di riattivare lo Stargate per tornare sulla Terra.
Weir, ordina così a Sumner e Sheppard di ispezionare un pianeta a caso tra quelli raggiungibile da Atlantis, e verificare se è possibile una evacuazione del personale, prima che sia troppo tardi e la città venga invasa dall'acqua.
La squadra si reca sul pianeta Athos, abitato da una civiltà pre-industriale che vive nel terrore dei Wraith, i temibili alieni di cui parlava il messaggio olografico degli Antichi.
Mentre Sumner ispeziona i dintorni dell'accampamento, Sheppard viene invitato in una grotta dalla leader degli Athosiani, una bellissima aliena chiamata Teyla. Nella grotta, la donna racconta la storia del suo popolo: ciclicamente, ogni poche centinaia di anni per favorire il ripopolamento, i Wraith tornano sul loro pianeta, catturando gran parte della popolazione.
Proprio in quel momento due navi Wraith emergono dallo Stargate e cominciano a rapire la popolazione, trasportandola via con un raggio luminoso. Grazie alla loro capacità di proiettare immagini inesistenti nella mente delle loro vittime, i Wraith riescono a isolare e catturare molte persone, compresi Sumner e Teyla, prima di essere colpite con un bazooka, e battere in ritirata.
Su Atlantis intanto il tempo sta per scadere. McKay suggerisce alla Weir di non attendere il ritorno di Sumner e Sheppard, e proprio quando viene dato l'ordine di evacuare su Athos, lo Stargate si apre, lasciando emergere Sheppard, i superstiti della squadra, ed alcuni popolani sopravvissuti all'attacco dei Wraith.
In quel momento lo scudo di protezione fallisce, e la squadra si prepara per il peggio...
...ma con loro grande sorpresa la città comincia a riemergere, svettando con fierezza alla luce del sole, dopo migliaia di anni..
Informazioni Aggiuntive
Nel pilot di Atlantis c'e' una chiara similitudine con la storia di The Time Machine.
Nella parte ambientata 800.000 anni nel futuro di questo racconto, vediamo l'umanità divisa in tre specie: una estremamente intelligente, un'altra imbestialita dotata di grande forza e l'ultima fatta di umani buoni e deboli.
Similmente, in SGA, gli Wraith sembrano estremamente intelligenti e hanno come soldati degli alieni grossi e brutali: tutti loro si cibano (anche se non letteralmente) degli Athosiani che sembrano indifesi e si dimstrano buoni con i terrestri.
Anche l'ambientazione delle riprese nella base Wraith assomiglia al mondo sotterraneo visto nelle scene finali del film Time Machine.
Dettagli
Titolo Originale | Rising - Parte 1 |
Titolo Italiano | Nascita, parte 1 |